Riflessione “semiseria” attorno al sostantivo femminile resilienza

Costruire la casa per l’uomo è da sempre un’azione che necessita un atteggiamento fondato sulla resilienza; costruire significando il mondo è resistenza. L’architetto, il costruttore per sua natura deve resistere!
Resistere alle azioni fisiche, resistere alle condizioni geografiche, resistere alle azioni climatiche, resistere alle situazioni economiche, resistere alle tendenze sociali. Resilienza è resistenza nel tempo, resistenza al facile gesto, alle semplici mode, alla permutazione della forma, allo stile globale.

Stare nel mondo è un processo di resilienza in fondo, per questo è una cosa che non spaventa e che porta con sé anche un senso di pacificazione; quando lo spazio del nostro quotidiano è troppo pensato o disegnato non lascia aria, non lascia manovra d’immaginazione!

Per questo amo le stanze semivuote, dove ancora tutto può succedere, dove il futuro abitante farà quello che non aveva in mente perfettamente l’architetto!

Guardini prestó a Mies la descrizione per me più profonda: “La vita decide per noi”.